[angolo toelette] Di maschere in tessuto per tutti i gusti & nuove manie { review }

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Tutte dicono I Love You alle maschere in tessuto: ci piacciono perchè sono pratiche, monouso, imbevute di sieri misteriosi ma soprattutto perchè le usano le coreane da decenni e noi ormai lo sappiamo che le coreane (o koreane?) in fatto di skincare ne sanno una più del diablo. Ora, devo ammettere che a me questo trend delle skin masks intriga parecchio e se finora non ho ceduto al fascino dei cartoon-packaging di Tony Moly, SPN e compagnia bella è solo perchè gli INCI non mi hanno mai convinta al centopercento (ma cederò, alla fine, perchè sono una debole). Intanto però mi sono capitate tra le mani le maschere in bio-cellulosa di StarSkin* che, a fronte di un prezzo un po' altino, ho scoperto essere un vero top di categoria anche in virtù delle formulazioni (quasi) totalmente green.


Ho ricevuto un pacco di maschere firmate StarSkin - brand olandese specializzato in luxury skincare per "pelle da star", incensato anche da diverse testate giornalistiche internazionali - in primavera (thank u Britany!) e, shame on me, ne parlo solo ora, dopo averle utilizzate quasi tutte, centellinandole perchè tra quelle in tessuto provate finora sono quelle che mi hanno maggiormente conquistata.


Le Second Skin Masks in realtà non sono classiche maschere in tessuto ma, per essere precisi, in bio-cellulosa, formulate con succo di cocco a fermentazione naturale e grondanti siero, che aderiscono al viso come una seconda pelle. Le formulazioni sono, in generale, piuttosto verdi e ricche di attivi naturali specifici per ogni tipologia di maschera, salvo la presenza di qualche componente non naturale (un po' troppo in alto però). A titolo esemplificativo inserisco l'INCI della Brightening Mask (After Party):
Aqua, Butylene Glycol, Glycerin, Niacinamide, 1,2-Hexanediol, Lactobacillus/Leuconostoc/Cocos Nucifera Fruit Extract, Chamomilla Recutita Flower Extract, Betaine, Hydroxyethyl Acrylate/Sodium Acryloyldimethyl Taurate Copolymer, Houttuynia cordata extract, Acer saccharum extract, Portulaca oleracea extract, Saurus chinensis extract, Xantham gum, Arthemisia capillaris flower extract, Ethylhexylglycerin, Ledum palustre extract, Achillea millefolium extract, Ecklonia cava extract, Caprylyl glycol, Arnica montana flower extract, Parfum, Gentiana lutea root extract, Artemisia absinthium extract, Alchemilla vulgaris extract, Alcohol,, Malva sylvestris extract, Melissa officinalis leaf extract, Mentha piperita leaf extract, Primula veris extract, Veronica officinalis extract, Acetyl tetrapeptide-40.

La linea comprende numerosi trattamenti come: 
  • Firming Bio-Cellulose Face Mask: elasticizzante, levigante e uniformante
  • Balancing Bio-Cellulose Face Mask: contro macchie e rossori, lenitiva e riequilibrante
  • Hydrating Bio-Cellulose Face Mask: idratante e nutriente
  • Brightening Bio-Cellulose Face Mask: illuminante e uniformante
  • The Diamond Mask: ideale per le pelli impure
  • The Gold Mask: intensamente idratante e lisciante 
Le maschere Starskin hanno un costo variabile tra i 9,99 e i 15 euro in base alla tipologia e sono rivendute presso diversi beauty store come Asos o BeautyBay: in Italia le trovate da Sephora e da Douglas (anche online).


Le confezioni non possono essere paragonate, per carineria, a quelle delle maschere coreane con gli animaletti: tuttavia il packaging è piuttosto curato. Le maschere vengono infatti vendute singolarmente all'interno di una busta in cartone piuttosto ampia, che sul retro riporta le indicazioni per l'utilizzo e il tempo di posa; al suo interno c'è poi una busta in plastica che contiene la maschera in tessuto.


La maschera vera e propria è protetta da due strati esterni - uno superiore e uno inferiore - che vanno rimossi prima di applicarla facendola aderire bene al viso in modo da eliminare pieghe o sacche d'aria (insomma, non fate come me la prima volta che, non avendo letto le istruzioni, ho posizionato il tutto così come uscito dalla busta sul viso, v. foto allegata da stupidario cosmetico XD). Un suggerimento è quello di riporre l'involucro protettivo prima dell'uso in freezer per un paio d'ore, in modo da rafforzare l'effetto del prodotto.


Io ho provato tutte quelle in mio possesso e non saprei dire quale mi sia piaciuta di più: in generale ho sempre ottenuto ottimi risultati, con una pelle luminosa, idratata, rimpolpata. La cosa che più mi ha colpita è la quantità di siero di cui è imbevuta la maschera, che rimane in abbondanza anche all'interno del sacchettino, tanto che al termine del trattamento l'ho ogni volta recuperato per massaggiarlo sul viso e sul collo. 


Oltre le maschere, ho provato anche il Glowstar - Foaming Peeling Perfection Puff, un dischetto esfoliante che rimuove le impurità e rende la carnagione più luminosa. La spugnetta ha la stessa funzione di uno srub, ma la sua particolarità è che prima di essere utilizzata bisogna versare all'interno del sacchettino che la contiene qualche goccia d'acqua: in questo modo si attiverà una schiumetta costituita da una miscela di estratto naturale di alfa-idrossiacidi, carote e broccoli. Anche in questo caso, per essere una spugnetta imbevuta, l'INCI non è male:
Aqua, Disodium Cocoamphodiacetate, Potassium Cocoyl Glycinate, Cocamidopropyl Betaine, Cocamide DEA, Dipropylene Glycol, Lactic Acid, Glycolic Acid, Lactobacillus/olive leaf ferment extract, Saccharomyces/peppermint leaf ferment filtrate, Lactobacillus/clover flower ferment extract, Hyaluronic Acid, Polyglutamic Acid, Apium Graveolens extract, Brassica Oleracea Capitata leaf extract, Oryza sativa extract, Solanum lycopersicum fruit extract, Brassica rapa leaf extract, Daucus carota sativa root extract, Brassica oleracea italica extract, Arginine, Citrus aurantium bergamia fruit oil, Aloe barbadensis leaf juice powder, DMDM Hydantoin.
Glowstar può essere usato anche prima del trattamento con la maschera, per potenziarne l'effetto e preparare la pelle ad assorbire meglio il siero: dopo il primo utilizzo, si può riutilizzare per altre due volte prima di depauperarsi.

In conclusione, direi che la mia esperienza con queste maschere da serial killer è stata più che positiva: l’unica pecca è il prezzo abbastanza alto, che però è compensato dalla quantità veramente esagerata di siero al loro interno. Fatemi sapere se conoscete questo brand, se vi incuriosisce o se avete provato qualche altra maschera in tessuto con buona formulazione ... insomma, consigliatemi sui prossimi acquisti ;-)

* prodotti ricevuti a scopo valutativo dall'azienda

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